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GLI ASPETTI GENERALI DELLA PROVINCIA E IL PAESAGGIO “BELLUNESE” |
Aspetti Generali
La provincia di Belluno ha una superficie di 3.678 kmq., con una popolazione di 214.026 abitanti (al 31/12/2008, dei quali 103.066 maschi e 110.960 femmine), distribuiti in 69 Comuni. Il capoluogo è Belluno con 36.509 abitanti (al 31/12/2008).
Il territorio è essenzialmente montano, comprende il 70 % delle montagne del Veneto, con l'esclusione del fondovalle della Val Belluna. La complessa orografia e la grande escursione altimetrica – che va da circa 190 m slm. (greto del fiume Piave presso Fenèr, in Comune di Quero) ai 3343 m slm. (Punta Rocca della Marmolada, in Comune di Rocca Pietore), con un’altitudine media di 1276 m slm. – permette una grande diversificazione delle tipologie del paesaggio e degli habitat, favorendo così una notevole biodiversità vegetazionale e faunistica.
Delimitazione e confini
La provincia di Belluno confina con l'Austria e con le province di Bolzano, Trento, Vicenza, Treviso, Pordenone e Udine. I principali collegamenti stradali sono:
a NORD (provincia di Bolzano e Austria) con i passi di Campolongo, Falzarego, Val Parola, Cimabanche, Monte Croce Comelico;
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Le principali infrastrutture di comunicazione sono:
la ferrovia Padova – Feltre – Belluno – Ponte nelle Alpi – Longarone – Calalzo di Cadore;ferrovia Venezia – Conegliano – Ponte nelle Alpi – Belluno; ’autostrada A27 da Mestre-
Esiste un solo aeroporto attivo presso Belluno, utilizzato esclusivamente per voli turistici, soccorso con elicotteri e manifestazioni (anche internazionali) di paracadutismo. Un secondo aeroporto presso Cortina d'Ampezzo è attualmente dismesso. In ogni vallata vi sono piazzole per elicotteri a disposizione in caso di emergenze sanitarie.
Il paesaggio
Il paesaggio prevalente, nella media e alta provincia, è costituito da montagne impervie, solcate principalmente da valli strette e profonde, già sede degli antichi ghiacciai. L’ambiente dominante è quello caratteristico delle Dolomiti, con pareti a picco, guglie e torrioni che si stagliano imponenti lungo creste frastagliate separate da alte forcelle, dalle quali hanno origine erti canaloni spesso innevati fino ad estate inoltrata. Alle massime quote, ampi anfiteatri di origine glaciale con nevi perenni. Alla base delle pareti vi sono ripidi ghiaioni (dovuti a crolli e al lento disgregamento delle rocce per eventi atmosferici).
Sotto di questi si estendono le praterie alpine e i pascoli utilizzati per l’alpeggio degli animali domestici. Più in basso, i boschi (prevalentemente di conifere) ricoprono i pendii montuosi fino ai fondovalle abitati, dove spesso subentrano boschi di latifoglie. Queste zone sono ricche di testimonianze dei lavori montanari di un tempo, quali: vecchie teleferiche, casère, baite, fienili, tabià, recinti in pietra, ecc., con diverse ristrutturazioni e con alcune malghe ancora funzionanti.
Il paesaggio della provincia di Belluno comprende alcuni altopiani in quota: Pian dei Buoi (gruppo delle Marmaròle), Razzo (gruppo dei Brentoni), Cansiglio (in Alpago), Erera-
La parte meridionale – Feltrino, Bellunese e Alpago – presenta montagne meno alte e dirupate, con pendii ricoperti da boschi di latifoglie o misti. Vi sono poi ampie zone collinari e pianeggianti utilizzate per l'agricoltura, con prevalenza di coltivazioni di granoturco e alberi da frutto. Particolare rilevanza paesaggistica e naturalistica hanno pure i larghi greti fluviali del Piave e dei suoi principali affluenti, con vari ambienti di risorgiva. Il paesaggio è caratterizzato in modo significativo anche dai laghi naturali e artificiali.
Un altro aspetto del paesaggio riguarda l'ambiente antropizzato. L'area maggiormente urbanizzata è la Val Belluna, dove vive la gran parte della popolazione e si trovano ampi insediamenti abitativi e produttivi. Nella parte alta della provincia i nuclei abitati sono principalmente relegati nei fondovalle, a quote comprese tra 600 e 1200 m slm. ma piccole frazioni raggiungono e talvolta superano i 1700 m di quota.
Salvo che nelle zone periferiche dei grossi centri (presso i quali vi è stata, negli ultimi decenni, una massiccia urbanizzazione con nuovi complessi residenziali e industriali, spesso anonimi e con criteri estetici più adatti a zone di pianura), la maggioranza delle cittadine e dei paesi conserva un tradizionale “centro storico”, con architetture tipiche delle aree montane (strutture in pietra, legno e altri materiali naturali) che si inseriscono armoniosamente nell’ambiente circostante.
In tutta la provincia sono molto diffusi gli orti casalinghi, spesso accompagnati da graziosi giardinetti variopinti, mentre particolare cura – specialmente nei paesi di montagna – viene riservata ai “balconi fioriti” che conferiscono dignità e atmosfera anche alle abitazioni più modeste.
Le Dolomiti
Le Dolomiti, che ricadono prevalentemente in provincia di Belluno, sono montagne uniche al mondo, conosciute anche come Monti Pallidi per il colore chiaro delle rocce, che assume tinte rossastre all’alba e al tramonto (il fenomeno è detto “Enrosadira” in ladino).
Le Dolomiti si sono formate circa 220 milioni di anni fa, quale fondale della Tetide (mare poco profondo di tipo tropicale, confrontabile con l’attuale zona delle Isole Bahamas). Circa 40 milioni di anni fa, a seguito dell’innalzamento del fondo marino per il fenomeno dell’orogenesi alpina, le Dolomiti sono emerse e si sono sollevate anche di oltre 3000 m. sull’attuale livello del mare.
Vari processi hanno poi scolpito, eroso e modellato le rocce, in conseguenza di eventi tellurici, glaciali ed atmosferici, dando a questi monti il loro aspetto attuale. Il 26 giugno 2009 a Siviglia (Spagna) l’Unesco ha proclamato le Dolomiti (nel territorio delle province di Belluno, Bolzano, Pordenone, Trento e Udine) quale Patrimonio dell’Umanità in quanto bene naturale con caratteristiche esclusive dal punto di vista paesaggistico, geologico e geomorfologico.
Le Dolomiti sono costituite essenzialmente da rocce sedimentarie stratificate, talvolta con presenza di fossili, e – per la particolare orogenesi – la roccia prevalente è la Dolomia, con diverse intrusioni di rocce magmatiche per antichissimi fenomeni vulcanici. Per effetto di forti pressioni ed elevate temperature, alcune rocce sedimentarie e magmatiche hanno dato origine a rocce metamorfiche (ricche di minerali), che per secoli hanno consentito una discreta attività estrattiva in diverse zone della provincia. Le miniere più famose erano quelle di rame in Valle Imperina (Comune di Rivamonte Agordino) e di ferro nella zona del Fursìl (Comune di Colle S.Lucia).
Idrografia |
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in destra orografica |
in sinistra orografica |
Cordevole o Piave di Visdende (dalla Val Visdende) |
Frisón (dall’altopiano di Razzo) |
Altro corso d’acqua importante è il Cismon, che nasce dal passo Rolle, attraversa il Feltrino e confluisce nel fiume Brenta. |
Elementi principali del paesaggio nelle diverse zone della Provincia |
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Zona |
Montagne più rappresentative |
Fiumi e torrenti |
Laghi |
Feltrino |
Pavione, Vette, Sass de Mura, S. Mauro, Tre Pietre, Pizzocco, Coppolo, Grappa, Tomatico |
Piave, Cismon, Stizzon, Colmeda, Vesés, Caorame, Tegorzo |
Senàiga, Corlo, La Stua, Busche |
Bellunese |
Monti del Sole- |
Piave, Ardo di Belluno, Cordevole, Mis, Cicogna, Turriga, Limana, Ardo di Trichiana |
Mis, Vedana |
Alpago |
Dolada, Col Nudo, Teverone, Guslon, Cavallo, Millifret, Pizzòch (Cansiglio) |
Tesa, Rai |
S. Croce |
Longaronese |
Pelf, Cime di Caiada, Cime di Città, Cima dell'Albero, Salta, Tòc |
Piave, Maè, Grisol, Desedan, Vajont |
Val Gallina |
Zoldo |
Pelmo, Civetta, Moiazza, Prampèr, Spiz de Mezzodì, Gardesana, Tàmer- |
Maè, Cervegana, Prampèra. |
Pontesei |
Agordino |
Marmolada, Pelmo, Civetta, Moiazza, Tàmer- |
Cordevole, Fiorentina, Zunaia, Pettorina, Biois, Tegnàs, Imperina, Rova, Bordina |
Fedaia, Alleghe, Cencenighe, Cavìa |
Livinallongo |
Sella- |
Cordevole, rio Castello |
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Ampezzo |
Tofane, Fanes, Sorapiss, Becco di Mezzodì, Croda da Lago, Croda Rossa d’Ampezzo, Cristallo, Pomagagnon |
Boite, Travenànzes, Fànes, Costeana, Bigontina |
Ghedina, Foses, Costalàres. |
Valle del |
Pelmo, Sorapiss, Croda Marcòra, Antelao |
Boite, Rite |
Vodo |
Centro |
Tre Cime di Lavaredo, Cadini di Misurina, Tudaio, Cridola, Duranno, Marmarole, Sassolungo di Cibiana, Rite |
Piave, Ansiei, Boite, Talagona, Piova |
Centro Cadore, Auronzo, Misurina, Valle |
Comelico |
Ajarnola, Popèra, Cima Undici, Cavallino, Palombino, Longerìn, Brentoni, Terze |
Piave, Cordevole di Visdende, Frison, Padola, Digon |
Ajarnola, S. Anna, Campo |
Sappada |
Rinaldo, Ferro, Lastroni, Peralba, Siera, Clap, Terze |
Piave, rio Storto |
Olbe |
Aspetti turistici
La provincia di Belluno è conosciuta in tutto il mondo per le sue straordinarie bellezze naturali, per la cui salvaguardia – ancora prima che le Dolomiti fossero incluse dall’Unesco nel “Patrimonio dell’Umanità” – sono state create diverse zone protette. Le principali sono il “Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi” e il “Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo”, in aggiunta alla Rete Natura 2000 che comprende i S.I.C. (siti d’interesse comunitario) e le Z.P.S. (zone di protezione speciale). Per tutti questi territori sono state emanate apposite leggi riguardanti la frequentazione e l’utilizzo dei terreni, per preservarne la loro integrità.
La provincia di Belluno, quindi, si presta particolarmente per attività turistiche legate all'ambiente.
Le zone montane e rocciose sono frequentate da escursionisti che percorrono sentieri e Alte Vie, da scalatori e altri appassionati di natura (naturalisti, fotografi, cercatori di funghi, ecc.).
Numerosi ciclisti si cimentano sugli impegnativi passi dolomitici e in piste ciclabili adatte anche a gruppi familiari. Altre attività sportive e ricreative sono: il volo con deltaplano e parapendio, windsurf, kajak e altri sport nautici praticati nei fiumi, torrenti e laghi.
Diffusi sono anche gli sport equestri con presenza di numerosi maneggi e percorsi a cavallo.
La caccia e la pesca sono consentite in determinati periodi dell’anno e soltanto in alcune zone.
In inverno, i molteplici comprensori sono meta di sciatori, che vi trovano piste ben preparate e innevate, con panorami unici sulle Dolomiti. Inoltre, molti si dedicano allo scialpinismo e ad escursioni con le ciàspe o ciàspole (racchette da neve).
Sempre più va diffondendosi anche un turismo legato alle attrattive paesaggistiche, storiche, artistiche, culturali e gastronomiche.
Molte persone partecipano alle numerose manifestazioni popolari che si ricollegano – in tutta la provincia – a feste tradizionali, folcloristiche, patronali o di rievocazioni storiche, come la "Sagra dei Fisciòt" a Belluno, il "Palio di Feltre", la "Sagra di San Dordi " a Sovramonte, nonché ai tradizionali carnevali di montagna in Comelico, a Sappada e a Fornesighe (Zoldo), o alle celebrazioni arcaiche (collegate al risveglio primaverile della natura), quali "Brusa la Vècia" (nel Bellunese), "Pavaroi" (nell'Agordino) e "L'Om Selvàrech" ( a Rivamonte Agordino ).
Per i numerosi turisti che vengono a visitare la nostra provincia, sono disponibili:
alberghi, pensioni, ristoranti, agriturismi, bed & breakfast (pernottamento con colazione) e negozi di prodotti tipici della montagna bellunese;alpini, bivacchi fissi, sentieri di ogni difficoltà, vie ferrate, palestre di roccia (naturali e artificiali), percorsi tematici; seggiovie e altri impianti di risalita, con piste per lo sci da discesa e di fondo; del ghiaccio e piscine;sale per manifestazioni musicali e culturali.
Aspetti produttivi
Le attività produttive economiche prevalenti della provincia di Belluno sono costitute da industrie medio-
Importanti sono pure le strutture commerciali e il settore turistico (estivo ed invernale).
Diffuso, con importanti risvolti ambientali, è il settore primario con agricoltura, allevamento del bestiame e risorse boschive.
La provincia di Belluno è, inoltre, uno dei più grandi produttori di energia idroelettrica in campo nazionale, anche se questa “ricchezza” viene per la maggior parte esportata in altre regioni italiane. Lo sfruttamento delle acque per fini idroelettrici ma pure, e non marginalmente, per scopi irrigui (con destinazione la pianura trevigiana e veneziana), ha provocato – nel corso degli anni – un graduale depauperamento della montagna con dissesti idrogeologici anche molto gravi.
Gli Enti Locali (Provincia e Comuni) si stanno battendo da tempo nei confronti dello Stato e della Regione, affinché venga maggiormente riconosciuto questo disagio ambientale derivante dall’eccessivo utilizzo delle risorse idriche provinciali, che penalizza fortemente le nostre attività agricole, produttive e turistiche.
Aspetti amministrativi
Dal punto di vista politico-
A Belluno hanno sede l’Amministrazione Provinciale (Palazzo Piloni), la Prefettura (Palazzo dei Rettori), la Questura e il Tribunale, oltre ad una serie di uffici nei vari settori della pubblica amministrazione.
Comprensori geografici |
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Comprensorio |
Comuni (con frazioni importanti) |
Feltrino |
13 Comuni = Feltre, Arsiè, Lamon, Fonzaso, Seren del Grappa, Sovramonte* (con Servo e Croce d’Aune), Pedavena, Quero, Alano di Piave (con Fenèr), Vas, Cesiomaggiore (con Busche), San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina |
Bellunese |
8 Comuni = Belluno (con Castion), Sedico (con Bribano, Mas- |
Alpago |
5 Comuni = Puos d'Alpago (con Bastia), Chies d’Alpago, Farra d'Alpago (con Spert), Pieve d'Alpago (con Paludi), Tambre (con Valdenoghèr) |
Longaronese |
4 Comuni = Longarone (con Igne), Castellavazzo (con Codissago), Soverzene, Ospitale di Cadore |
Zoldo |
3 Comuni = Forno di Zoldo (con Dont e Fornesìghe), Zoldo Alto* (con Fusine, Pianàz, Mareson e Pécol), Zoppè di Cadore |
Agordino |
15 Comuni = Agordo, Rivamonte Agordino, Voltago Agordino (con Frassenè), Gosaldo* (con Don), La Valle Agordina, Taibon Agordino, Cencenighe Agordino, Vallada Agordina*, Canale d'Agordo, Falcade (con Caviola), Alleghe (con Caprile), San Tomaso Agordino, Rocca Pietore (con Malga Ciapela), Colle Santa Lucia, Selva di Cadore |
Livinallongo (Fodom) |
1 Comune = Livinallongo del Col di Lana (con Pieve e Arabba) |
Ampezzo |
1 Comune = Cortina d'Ampezzo |
Valle del Boite |
4 Comuni = San Vito di Cadore, Borca di Cadore, Cibiana di Cadore, Vodo di Cadore |
Centro Cadore |
9 Comuni = Pieve di Cadore (con Tai), Perarolo di Cadore (con Caralte), Valle di Cadore (con Venàs), Calalzo di Cadore, Domegge di Cadore (con Vallesella), Lozzo di Cadore, Vigo di Cadore (con Laggio), Lorenzago di Cadore, Auronzo di Cadore (con Misurina) |
Comelico |
5 Comuni = Santo Stefano di Cadore (con Campolongo), Danta di Cadore, Comelico Superiore* (con Candide, Casamazzagno, Dosoledo e Padola), San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore (con Costalta) |
Sappada (Pladen) |
1 Comune = Sappada (con Cima Sappada) |
* Comuni che hanno una denominazione indicante una zona non corrispondente, sul territorio, ad una località specifica. |
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