Rettili - Gruppo Natura Bellunese

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Rettili

ZOOLOGIA
 


RETTILI
a cura di FAUSTO TORMEN

GENERALITA' SUI RETTILI


Se gli Anfibi sono stati i primi vertebrati a colonizzare le terre emerse, i Rettili ne sono stati, per milioni di anni, i veri dominatori, conquistando tutti gli ambienti, con la sola eccezione delle calotte polari, evolvendosi in molteplici specie e straordinarie forme e dimensioni; basti pensare ai dinosauri. Oggi questi grandi rettili, a causa di cataclismi ambientali e climatici sono scomparsi, ma tuttora sono presenti sulla terra circa 6000 specie di rettili, la maggior parte delle quali distribuite in ambienti caldi e tropicali. In provincia di Belluno sono presenti attualmente 12 specie di rettili.
I Rettili sono animali detti a “sangue freddo” perché non dispongono di una regolazione interna della temperatura, come i Mammiferi e gli Uccelli; essi devono quindi assorbire calore dall’ambiente circostante. Questo fattore, per certi versi limitante, che li costringe ad essere attivi solo nei mesi più caldi, offre però il vantaggio di un notevole risparmio energetico consentendo loro di poter vivere senza nutrirsi anche per alcuni mesi.
I Rettili crescono per tutta la vita, anche se in misura maggiore in età giovanile, la loro pelle però non segue questo aumento corporeo e deve quindi essere mutata circa 2 - 4 volte l'anno. Il rettile si libera della vecchia pelle iniziando dalla testa e quindi sfilandola come una calza.
La maggior parte delle specie è ovipara, depone cioè uova che vengono incubate dalla temperatura ambiente. In alcune specie, dette ovovivipare, i piccoli nascono avvolti da una membrana dalla quale si liberano poco dopo. Altre specie, vivipare, partoriscono i piccoli cresciuti all’interno del ventre materno. Già al momento della nascita i piccoli rettili sono autosufficienti.


 
 

DESCRIZIONE DEI RETTILI

 
 

Orbettino (Anguis fragilis)


Corpo cilindrico ricoperto da squame piccole e lisce, coda poco pronunciata, testa piccola e poco distinta dal collo, lunghezza adulti 25 - 50 cm. Colore con varie tonalità del bruno dorato e grigio, aspetto lucido; le femmine, con striature scure sui fianchi, si distinguono dai maschi che hanno un colore uniforme, spesso con punti bluastri. I giovani hanno una colorazione contrastata con fianchi e ventre scuri, dorso bruno dorato o argentato con linea scura vertebrale.
L’orbettino vive in vari ambienti, ma la densità maggiore si rileva nei prati adiacenti a boschi di latifoglie. E' frequente anche in campagne coltivate e in minor misura in boschi di conifera e pascoli alpini.
Si nutre principalmente di lombrichi, ragni e piccoli insetti. La specie è ovipara e la femmina depone normalmente 8 -15 uova. I piccoli nascono dopo 11 - 13 settimane e sono lunghi alla nascita 7-8 cm. E’ attivo principalmente durante il giorno, ma in estate anche di notte. Sverna in tane sotterranee nelle quali spesso si riuniscono  diversi esemplari, anche in compagnia di altre specie di rettili ed anfibi. E' preda frequente di rapaci e predatori terrestri, spesso di serpenti quali biacco e coronella austriaca


Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

Ramarro (Lacerta bilineata)


Grossa lucertola, lunga  30-45 cm, coda compresa. I maschi hanno una colorazione verde brillante, leggermente punteggiata di scuro e la gola bluastra, mentre le femmine, variabili, hanno spesso striature e punteggiature più marcate. I giovani hanno colorazione bruno verdastra e presentano screziature chiare.
Specie frequente, che ha subito negli ultimi anni una riduzione della popolazione a causa della  trasformazione ambientale. Il ramarro frequenta in prevalenza radure e prati in vicinanza di boschi di latifoglia e campagne coltivate.
Il ramarro si nutre principalmente di insetti, ma cattura anche piccoli vertebrati tra cui lucertole e altri piccoli rettili. Attivo durante il giorno, nelle ore più calde della giornata cerca riparo all’ombra. La femmina depone, in genere tra maggio e giugno, 5 - 20 uova, e i piccoli alla nascita sono lunghi 5 - 8 cm. Sverna in cavità e anfratti. Oltre che preda di rapaci diurni e predatori terrestri, è attivamente cacciato anche dal biacco.

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 


Lucertola dei muri (Podarcis muralis)


Testa poco pronunciata dal corpo, coda lunga e sottile. Colore variabile dal bruno al verdastro; in provincia di Belluno la colorazione è generalmente  bruno chiaro con striature scure e  può presentare sui fianchi e ventre squame bluastre o rossastre. Lunghezza 15 - 20 cm.
La lucertola dei muri è legata particolarmente ad ambienti antropizzati, anche all’interno di città, ma si rinviene con frequenza anche in altri habitat,  a quote medio basse, dove vi siano rocce, muri a secco o ruderi.
Attiva durante il giorno, molto agile ed abile nell'arrampicarsi su muri, dove insegue e cattura mosche ed altri insetti di cui si nutre. Sverna in fessure e cavità di muri e rocce, il letargo è relativamente breve e può essere osservata fino in autunno inoltrato, ma pure nelle  giornate di sole in  febbraio. La femmina,  ovipara, depone 2 - 12 uova e i piccoli nascono dopo 2 - 3 mesi di incubazione a temperatura ambiente. E' preda di un gran numero di uccelli, mammiferi e altri rettili (ramarro e colubri).

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

Lucertola vivipara    (Zootoca vivipara)


Testa piccola e poco differenziata dal corpo, coda relativamente corta e grossa, zampe piccole. Colore brunastro con striature scure, talvolta con ocelli chiari. Ventre giallo, arancione o bianco. Lunghezza 15 - 20 cm.
La lucertola vivipara è una specie relativamente comune. Vive in ambienti normalmente più freddi e umidi rispetto alla lucertola dei muri. Si trova infatti nei pascoli alpini, torbiere, greti fluviali, boschi di conifera e misti, anche a quote elevate. E’ attiva particolarmente durante il giorno, ma talvolta anche nelle ore crepuscolari. Meno agile della lucertola dei muri, si nutre in prevalenza di insetti e ragni che cattura a terra o tra i sassi. Il letargo è relativamente breve e alcuni esemplari sono attivi anche nelle giornate invernali più calde.  La specie è vivipara (da cui il nome) e “partorisce” 2 - 15 piccoli già formati ed autosufficienti. E' preda di un gran numero di animali quali uccelli, mammiferi e altri rettili (ramarro e colubri).

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

SAGOME PER L'IDENTIFICAZIONE DEI SERPENTI


COLUBRIDI




VIPERIDI

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

Biacco  (Hierophis viridiflavus)


Adulti lunghi 90 - 150 cm, raramente fino a 200 cm. Corpo slanciato, coda lunga, testa poco  distinta dal collo. Colorazione degli adulti nero uniforme sulle parti superiori e testa, grigio nerastra sul ventre; può presentare delle squame chiare nel sottogola (La colorazione nera è tipica delle popolazioni dell’area nord orientale, mentre nel resto d’Italia i biacchi hanno una colorazione di fondo giallo verdastro con screziature nere e verdi). I giovani (fino a 70 - 90 cm) presentano una colorazione bruna con macchie e screziature più marcate sul capo.
Frequenta principalmente ambienti agrari, boschi di latifoglia e greti fluviali, dove vi siano aree sassose, ruderi e muri a secco; vive inoltre in periferie di paesi, spingendosi talvolta anche all'interno dei centri abitati.  Tende Ad essere meno frequente con l’aumento della quota e si hanno segnalazioni  fino a 1500 m s.l.m.
E' un serpente agile e veloce, si sposta velocemente sul terreno ed è in grado di salire su alberi e cespugli. Si nutre principalmente di piccoli roditori, ma cattura con frequenza anche rettili, quali piccoli serpenti e lucertole e ramarri.
E’ attivo particolarmente durante le prime ore della mattina e tardo pomeriggio. Sverna in anfratti e cavità del terreno e sotto cumuli di vegetazione. Il letargo inizia normalmente in ottobre e finisce in aprile.  La femmina depone        5 -15 uova sotto cumuli di vegetazione marcescente e l'incubazione dura  6-8 settimane. I piccoli nascono di  20 - 25 cm. e  sono preda di uccelli e mammiferi. Gli adulti invece sono predati da  poiane, bianconi ed aquile reali. Serpente innocuo che, se molestato, si difende mordendo con energia.

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

Coronella austriaca o Colubro liscio (Coronella austriaca)


Lunghezza degli adulti 40 - 60 cm, raramente oltre gli 80 cm.  Corpo esile, coda relativamente corta , testa piccola e poco distinta dal collo, squame lisce. Colorazione degli adulti con varie tonalità dal grigio al brunastro, con screziature scure più evidenti nella zona del collo ed una striatura scura che attraversa l'occhio e termina alla narice.
Specie frequente, di cui si è notata negli ultimi anni una riduzione a causa probabilmente dell’avanzata del bosco con conseguente riduzione dei prati . E' spesso vittima del traffico stradale e viene talvolta uccisa perché scambiata per una vipera. Frequenta prati,  pascoli, macereti e boschi di latifoglia e misti.
La Coronella austriaca e un serpente relativamente lento e le sue modeste dimensioni le permettono di catturare soltanto piccoli invertebrati, insetti e talvolta orbettini e lucertole. Sverna in cavità del terreno e sotto uno strato  di muschio e foglie. Ovovivipara, le uova sono incubate comunque nel ventre materno e si schiudono poco dopo la deposizione, talvolta  i piccoli lacerano l’uovo ancora all’interno del corpo della madre. E predata da numerosi rapaci e carnivori terrestri. Serpente innocuo per l’uomo.

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

Colubro d’Esculapio o Saettone comune  (Zamenis  longissimus)


Adulti lunghi 100 - 170 cm, raramente fino a 200 cm. Corpo slanciato con coda lunga, testa abbastanza distinta dal collo. Colorazione variabile tra il bruno olivastro e il giallastro, ventre bianco-giallo. I giovani presentano una colorazione tendente al bruno con macchie e screziature più marcate sul capo.
Frequenta particolarmente prati,  radure e boschi di latifoglia e si rinviene, con minore frequenza, anche in ambienti agrari, greti fluviali e margini di abitati.
E' un rettile agile che  si arrampica con destrezza su alberi e cespugli, dove insidia piccoli uccelli e nidiacei; si nutre inoltre di topi e altri roditori fino alle dimensioni di un ghiro. E’ attivo particolarmente durante le prime ore della mattina e tardo pomeriggio. Sverna in cavità del terreno, tra radici di alberi e cumuli di vegetazione. Il letargo inizia in ottobre- novembre e termina in aprile. Specie ovipara: la femmina depone 5 - 20  uova sotto cumuli di vegetazione marcescente e dopo  circa 2 mesi  nascono i piccoli che sono lunghi 15 - 25 cm.  I giovani sono preda di diverse specie di  uccelli e mammiferi, gli adulti invece di rapaci quali poiana, biancone ed aquila reale. Serpente innocuo che,  se molestato,  può difendersi mordendo, senza però provocare alcuna conseguenza.

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

Natrice dal collare  (Natrix natrix)


Adulti lunghi 70 - 120 cm., raramente oltre  150 cm. Corpo relativamente grosso,  coda lunga, testa triangolare e ben distinta dal collo, squame carenate. Colorazione degli adulti dal grigio al verdastro con screziature più scure, ventre biancastro giallognolo, pure con screziature scure; non frequenti i soggetti melanici. Caratteristico della specie, più o meno marcato nei diversi esemplari, è un collarino bianco giallastro attorno al collo.
Frequenta principalmente ambienti umidi, canali, ruscelli e greti fluviali, ma si può rinvenire anche in località distanti dall’acqua quali prati, pascoli alpini e boschi.  Si spinge fino a 1600 m slm  e probabilmente anche oltre.
La natrice dal collare è una abile nuotatrice e può rimanere immersa per 30 minuti. Cattura principalmente anfibi quali rane, rospi e tritoni,  talvolta pesci. E’ attiva durante il giorno. Sverna in anfratti e cavità sul terreno o sotto cumuli di vegetazione, il letargo inizia normalmente in ottobre e finisce in aprile. Ovovivipara, la femmina depone 5 - 30  uova sotto cumuli di vegetazione marcescente o letame e dopo alcune settimane, a seconda della temperatura,  nascono i piccoli lunghi 10 - 20 cm. I giovani sono preda di diversi uccelli e mammiferi, gli adulti da  rapaci e carnivori terrestri.
Serpente innocuo. Se molestata si difende ingrossando il corpo e soffiando, se presa in mano rilascia escrementi maleodoranti e può fingersi morta

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

Natrice tessellata  (Natrix tessellata)


Adulti lunghi 50 - 70 cm, raramente oltre  80 cm. Corpo relativamente grosso,  coda lunga, testa triangolare, allungata e ben distinta dal collo, squame carenate. Colorazione degli adulti grigio verdastra con screziature sul dorso disposte a tassello che ricordano il disegno di vipera aspis; la parte inferiore è grigiastra  con sfumature rosate.
Specie frequente. La riduzione degli ambienti umidi influisce negativamente sulla consistenza della popolazione.
Frequenta esclusivamente ambienti umidi, canali, ruscelli e greti fluviali. La natrice tessellata è un'abile nuotatrice e cattura, anche  sott’acqua, anfibi e pesci. E’ attiva durante il giorno. Sverna in anfratti e cavità sul terreno o sotto cumuli di vegetazione. Ovipara, la femmina depone 5 - 35  uova sotto cumuli di vegetazione marcescente o letame. I giovani sono preda di diversi uccelli e mammiferi, gli adulti di  rapaci e carnivori terrestri. Serpente innocuo. Si difende soffiando e fingendosi morto.

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

Vipera dal corno   (Vipera ammodytes)


Adulti lunghi 60 - 75 cm. raramente fino a 90 cm. Corpo tozzo e coda corta, testa triangolare, grossa e ben distinta dal collo, caratteristico un cornetto sulla punta del muso, squame carenate. Colorazione dal grigio chiaro al bruno scuro con una netta fascia scura medio-dorsale a rombi dal collo alla coda, più evidente nei soggetti più chiari; punta della coda rossastra.  Frequenta quasi esclusivamente macereti e aree rocciose, su pendii esposti al sole.
Come le altre vipere ha movimenti relativamente lenti, caccia perciò all’agguato piccoli roditori, talvolta lucertole e piccoli serpenti. E’ attiva particolarmente nelle prime ore del mattino e tardo pomeriggio. Sverna in tane ed anfratti sotto cumuli di sassi e rocce. E' una specie vivipara e  la femmina partorisce 5 - 15  piccoli lunghi  dai 15  ai  25 cm.
E’ velenosa anche se timida e non mordace, ma  è probabilmente la vipera più pericolosa per la quantità di veleno che riesce ad inoculare.

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

Vipera comune (Vipera aspis)


Adulti lunghi 55 - 75 cm. raramente fino a 80 cm. Corpo tozzo e coda corta, testa triangolare, grossa e ben distinta dal collo, squame carenate. Colorazione variabile dal grigio, al bruno al rossastro (colorazione più frequente nella nostra provincia) raramente melanica. Evidenzia sul dorso un disegno a barre  scure normalmente separate e solo talvolta a rombi. Frequenta diversi habitat, prati pascoli e boschi ove vi siano aree rocciose, macereti, ruderi  E stata rinvenuta fino a  2300 m s.l.m. su pendii esposti al sole.
Relativamente lenta negli spostamenti è veloce nel mordere all’agguato piccoli roditori, e lucertole . E’ attiva particolarmente nelle prime ore del mattino e pomeriggio. Sverna in cavità  ed anfratti sotto cumuli di sassi, rocce e legname in decomposizione. Vivipara, la femmina partorisce 6 - 15  piccoli lunghi 15 - 20 cm. E’ velenosa anche se timida e non mordace.

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

Marasso   (Vipera berus )


Corpo tozzo, lunghezza adulti  50-70 cm, testa poco distinta dal corpo, muso rotondeggiante, pupilla color rame, colorazione variabile dal grigio chiaro al bruno nerastro,  il dorso presenta un disegno longitudinale continuo scuro a forma di rombi accostati,  frequenti esemplari completamente neri ( circa 15%) e più raramente albini.
Frequenta habitat montani, compresi i versanti settentrionali più elevati, quali pascoli, praterie alpine, boschi di conifera, aree rocciose e macereti.
La vipera berus si nutre principalmente di piccoli roditori ed in minor misura di anfibi  ed altri rettili. La specie è vivipara e partorisce 6-14 piccoli già indipendenti e lunghi circa 20 cm. E' attiva prevalentemente durante le prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio; in autunno e primavera è rinvenibile su pendii esposti al sole anche con temperature dell'aria relativamente basse. Sverna in cavità ed anfratti  in cui la temperatura invernale non scende sotto lo zero. E' preda di rapaci  quali aquila reale, poiana e biancone, più raramente di predatori terrestri.

Testo, disegni e immagini di Fausto Tormen
 
 

CLASSIFICAZIONE


Regno        Animale
Tipo           Cordati          (Chordata)         Animali con corda dorsale
Sottotipo     Vertebrati     (Vertebrata)       Animali con colonna vertebrale
Classe         Rettili            (Repthilia)


SPECIE PRESENTI IN PROVINCIA DI BELLUNO

 
 

Ordine

Sottordine

Famiglia

Genere e specie

Nome italiano

Squamati

Sauri

Lacertidi

Lacerta bilineata

Ramarro occidentale

Zootoca vivipara

Lucertola vivipara

Podarcis muralis

Lucertola dei muri

Anguidi

Anguis fragilis

Orbettino

Serpenti o Ofidi

Colubridi

Hirophis viridiflavus

Biacco

Coronella austriaca

Colubro liscio o coronella

Zamenis longissimus

Saettone

Natrix natrix

Natrice dal collare

Natrix tessellata

Natrice tessellata

Viperidi

Vipera ammodytes

Vipera dal corno

Vipera aspis

Vipera comune

Vipera berus

Marasso

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